Cosa sono
Le caldaie a condensazione sono caldaie caratterizzate da un alto rendimento termodinamico che può raggiungere valori anche superiori al 100% del potere calorifico inferiore del combustibile utilizzato, grazie al fatto che si recupera il calore latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi della combustione che invece nelle caldaie tradizionali viene convogliato verso l’esterno.
Le caldaie a condensazione si caratterizzano anche per una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e delle loro miscele (NOx) e di monossido di carbonio (CO) e quindi per un minor inquinamento atmosferico.
Per poter recuperare e sfruttare anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione (di combustibili quali metano, gpl o gasolio) e del vapore acqueo che i fumi stessi contengono, le caldaie a condensazione sono costruite con la più moderna ed avanzata tecnologia.
Queste caldaie vengono prodotte in diverse fasce di potenza, nelle tipologie da interno, da esterno e da incasso solo riscaldamento oppure con produzione di acqua sanitaria, con o senza circuito solare.
Come funzionano
Il principio di funzionamento delle caldaie a condensazione, è quello di sfruttare l’energia dei fumi di scarico, solitamente mandati all’esterno, catturandoli ancora caldi e facendoli condensare recuperandone l’energia. Questo processo di condensazione permette allo scambiatore di calore della caldaia di assorbire il calore latente nei gas di scarico utilizzandolo per preriscaldare l’acqua fredda di ritorno dal circuito di riscaldamento. Ciò permette che una minore quantità di combustibile serva per ottenere la giusta temperatura dell’acqua del circuito di riscaldamento.
L’acqua riscaldata viene quindi immessa nel circuito di riscaldamento. Per far condensare (condensazione = passaggio da gas a liquido) il vapore dei fumi, le caldaie a condensazione sfruttano la temperatura dell’acqua di ritorno dall’impianto termico che è più fredda rispetto alla temperatura dell’acqua di mandata.
I fumi vengono fatti passare in uno speciale scambiatore – condensatore che ha la funzione di sottrarre, tramite condensazione, il calore latente del vapore acqueo. Con questo metodo, la temperatura dei fumi raffreddati in uscita si mantiene allo stesso valore della temperatura di mandata (50-60 °C) , ben inferiore ai 140/160 °C dei generatori tradizionali ad alto rendimento o addirittura fino ai 200° per i tradizionali impianti a basso rendimento.
Il blocco scambiatore primario è il blocco che svolge la funzione di trattenere il calore contenuto nei fumi di scarico; in esso questi fumi vengono fatti condensare, basandosi sul principio fisico secondo il quale il processo di condensazione emette calore (al contrario dell’evaporazione, che lo assorbe). Questa energia, detta “calore latente” e contenuta nel vapore acqueo, invece di essere dispersa insieme ai fumi di scarico rimane quindi all’interno della caldaia.
Vantaggi
Gli incentivi: come fare?
Il portale dell’ E.N.E.A . (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/) è il sito istituzionale a cui rivolgersi per poter trasmettere per via telematica la pratica di richiesta delle detrazioni fiscali al 65%.